La scheda del paese

Collesano con le sue tipiche ceramiche giallo-verdi e la gustosa “ghiotta”

Oggi è in fase di consolidamento e di recupero il sito locale con i ruderi dell’antico castello medievale

Collesano
Collesano (immagine gentilmente fornita dal Comune)

Collesano. Nella sala dei sindaci di Collesano, oltre a un tavolo che mostra sul grande piano in legno le immagini di alcune vittime illustri della mafia (da Pippo Fava a Falcone e Borsellino) fa bella mostra di sé una raccolta di fotografie dei sindaci che si sono succeduti alla guida del paese. Tutti uomini. Fino adesso. Ma dal giugno 2023 il paesotto delle Madonie a 468 metri sul livello del mare, è amministrato da una signora, Tiziana Cascio, la prima donna sindaco a Collesano e l’unica oggi dei Comuni delle Madonie. E già questa è una peculiarità dell’effervescente realtà tra mare e monti.

Collesano fu un importante centro feudale. Le sue origini risalgono però ai normanni anche se l’attuale sito si ricollega storicamente ad altre ancora più antiche, testimoniate, sul vicino monte d’Oro da cospicui resti di opere murarie identificate come ruderi di un centro pre-ellenico.

 

Collesano interno municipio

 

Con i suoi 3656 abitanti (1883 femmine e 1773 maschi, secondo i dati del più recente censimento) è particolarmente noto per le sue ceramiche e per i prodotti di artigianato come intarsi e lavorazione del legno.

L’arte locale delle maioliche, con la melanzana, la cannata col segreto, il cetriolo, la ciambella, il monaco, è portata avanti con perizia dalla famiglia Iachetta ed è subito riconoscibile grazie alla tipica colorazione gialla e verde. Ma l’intera storia, con le origini arabo-normanne, i forni, la ceramica popolare e la richiesta di completare il Museo della ceramica è ben approfondita dalla  Pro Loco ed è davvero affascinane.

 

Collesano

 

La cittadina, dicevamo, è guidata da Tiziana Cascio della lista civica Siamo Collesano. Vice sindaco è Daniele Carlino. Presidente del Consiglio Michela Peri.

Non solo ceramiche e artigianato in quel di Collesano. Qui la gastronomia ha un punto di forza. A cominciare dalla ghiotta, piatto tipico a base di baccalà con verdure in agrodolce preparato per San Giuseppe. Altre specialità sono il miele, i dolci di ricotta, il “Miscufmu”, misto di dolciumi, i “cucciddati”, dolci di Natale e i “pizzi cu l’uovo”, tipici dolci di Pasqua.

Oggi è in fase di consolidamento e di recupero il sito locale con i ruderi dell’antico castello medievale. Da vedere la chiesa di Santa Maria Assunta (anche conosciuta come di Santa Lucia) con la sua guglia maiolicata, le pitture di Giacomo Lo Varchi e una Madonna di Antonello Gagini. Nell’antico monastero esiste ancora un chiostro settecentesco. La Basilica di San Pietro, consacrata nel 1548, è importante anche per le opere in essa contenuta: ciò che rimane oggi è sicuramente il portale in stile gotico, la Torre di guardia, gli affreschi della storia di Pietro e Paolo dell’artista Gaspare Cazzano.

Collesano celebra come patrona la Madonna dei Miracoli nell’ultima settimana di maggio.

 

Collesano

 

La Cerca invece si svolge all’alba del Venerdì Santo quando la Comunità collesanese dà vita alla processione che rappresenta il mistero della Passione di Gesù Cristo. Le origini della Cerca, si fanno risalire al XVII secolo per iniziativa della Confraternita del Santissimo Crocifisso i cui confratelli, ancora oggi, ne curano l’intera organizzazione.

Ad agosto si svolge il Trinacria green festival e a novembre il Collesano Cheese Festival.