La scheda del paese

Gratteri, piccolo borgo antico amato dalle celebrità

A 670 metri sul livello del mare cerca di conciliare le sue tradizioni con il turismo, proponendo un'accoglienza all'insegna dell'ecosostenibilità

Gratteri (da Wikipedia)

Gratteri. Piccolo borgo di 859 abitanti (434 donne e 425 uomini), Gratteri, dal greco cratere, coppa, calice, lega il suo nome alla morfologia geologica sulla quale sorge il paese e anche alla grotta Grattara. Al cui centro c’è appunto una sorta di cratere, di pietra, formato dal gocciolamento perenne delle acque. La grotta è parte integrante della storia e del folklore di Gratteri: nella tradizione era il rifugio della Vecchia (una specie di Befana, di strina), che nell’ultima notte dell’anno, sul dorso di un asinello avvolta in un bianco lenzuolo scendeva dalla grotta al paese per nascondere doni ai bambini nei posti più impensabili della casa. Dagli anni Settanta fino ad oggi, questa antica usanza è stata ripresa e adattata dalla Pro Loco in chiave folkloristica: come da tradizione la vecchia la notte di San Silvestro scende in paese accompagnata da un corteo di ragazzi travestiti da pastori che illuminano il cammino con delle torce di cera e urlando il suo nome a squarciagola, suonando corni di animali e campanacci. Anche questi ragazzi (a partire dai 7 anni) sono protagonisti di questa usanza infatti compiono una sorta di rito di iniziazione, una prova di coraggio: risalire il tortuoso sentiero che dal paese porta alla grotta al buoi, una volta arrivati il più esperto del gruppo suona un corno di animale, suono che giunge fino al paese dando il segnale che la prova è stata vinta, si riparte quindi scortando il cammino della vecchia questa volta con le torce accese. Ad oggi il corteo si conclude nella piazza principale con la Vanniata di festi di l’annu dove con sagace sarcasmo si racconta di personaggi e fatti che hanno fatto più discutere durante il corso dell’anno. Allo scoccare della mezzanotte dopo il brindisi si da fuoco ad un fantoccio di paglia che rappresenta l’anno passato.

Gratteri, a 670 metri sul livello del mare cerca di conciliare le sue tradizioni con il turismo, proponendo un’accoglienza all’insegna dell’ecosostenibilità. E bisogna dire che ci riesce come confermano le scelte di alcuni vip, proprietari di alcune vecchie abitazioni del centro storico dove trascorrono le loro vacanze.

Sindaco è Giuseppe Muffoletto della lista Gratteri in Comune. La sua vice è Antonella Porcello. Alla presidenza del consiglio comunale c’è Angelo Michele Curcio.

Il cuore del paese è attorno a Corso Umberto dove si trova la Chiesa Madre dedicata a San Michele Arcangelo all’interno, è custodito un sontuoso altare dotato di una grada di ferro battuto che custodisce un prezioso reliquario d’argento, dove sono conservate quattro spine della corona di Cristo, un frammento del legno della Croce, un ritaglio della clamide di cui Cristo fu vestito durante la flagellazione e una reliquia di San Giacomo.

Il 14 agosto invece si vive la Sagra della vastedda fritta, a cura della Pro Loco. Nel corso della manifestazione vengono fritte e offerte a tutti i visitatori le vastedde calde, cosparse di zucchero. La vastedda di Gratteri è una gustosissima frittella, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. È uno dei dolci tipici, la cui ricetta ha reso noto il piccolo borgo in tutta la Sicilia.

A mezz’ora di cammino dal centro abitato, attraversando un paesaggio boschivo incontaminato si arriva in un luogo solitario, intriso di storie, leggende e misteri, dove domina una pace sovrumana: è l’Abbazia normanna di San Giorgio.

Il patrono di Gratteri, San Giacomo apostolo, si festeggia dal 7 al 9 settembre: a lui è dedicata la chiesetta di San Giacomo che custodisce il bellissimo simulacro dell’Apostolo, venerato con tanta devozione dai Gratteresi.