La proposta

“Grave la situazione acqua a Collesano: entriamo nell’Amap?”

Vincenzo Sabatino, cittadino di Collesano, preoccupato come tanti per la situazione della crisi idrica, lancia attraverso i social una proposta

Collesano mappa riduzioni acqua

Collesano. Vincenzo Sabatino, cittadino di Collesano, preoccupato come tanti per la situazione della crisi idrica, lancia attraverso i social una proposta con l’obiettivo di avviare un dibattito civile, democratico e costruttivo sul tema della prosecuzione o meno della gestione in autonomia del servizio idrico integrato da parte del Comune di Collesano.

E spiega. “Collesano è un paese con tanta buona acqua che ogni anno si disperde nel sottosuolo. Siamo tra i pochi paesi delle Madonie con il servizio idrico che funziona per appena 3 ore al giorno. Abbiamo dentro le nostre case e soprattutto sopra i tetti delle case dei serbatoi, non certo belli da vedere, che ci consentono ogni giorno una riserva d’acqua per i bisogni sanitari. Tanti hanno dovuto acquistare un depuratore per depurare l’acqua da bere”.

La situazione, prosegue, “stando alle notizie che arrivano dalla Regione Sicilia, non è delle migliori. L’autorità di bacino del distretto idrografico della Regione ha emanato l’ordinanza commissariale del primo aprile 2024 avente ad oggetto l’individuazione delle azioni e buone pratiche finalizzate al risparmio idrico potabile ed alla riduzione dei consumi”.

È stata quindi pubblicata una mappa dei territori della Sicilia che hanno dovuto ridurre le ore del servizio idrico. “A quanto pare, Collesano non è messo bene” (si vede nella foto).

Come Comunità, propone, “dovremmo conoscere, valutare e discutere se sia opportuno che il nostro servizio idrico continui ad essere gestito in autonomia oppure, come hanno già fatto 53 comuni della provincia di Palermo, far gestire il servizio ad una società, a capitale interamente pubblico, all’Amap”.

Conclude augurandosi che “il sindaco, la giunta, il presidente del Consiglio comunale e tutti i singoli consiglieri possano organizzare e partecipare ad un dibattito pubblico, con la naturale partecipazione dei cittadini, per affrontare, democraticamente ed in maniera costruttiva il delicato tema della gestione del servizio idrico integrato del nostro paese”.