L'intervista

Nicolosi: “Apriremo presto il Parco Avventura di Pollina, poi aggiungeremo attrazioni”

Abbiamo sentito Giovanni Nicolosi, siciliano di nascita, che si occupa da ormai più di quindici anni di turismo naturalistico, esperenziale e sostenibile nel parco delle Madonie

Giovanni Nicolosi
Giovanni Nicolosi

Giovanni Nicolosi, siciliano di nascita, si occupa da ormai più di quindici anni di turismo naturalistico, esperenziale e sostenibile nel parco delle Madonie: dal turismo dal mare a quello delle montagne. Socio fondatore e presidente di Madonie Outdoor asd, dal 2012, promuove e valorizza le Gole di Tiberio. Dal 2020 è amministratore unico della Società Consortile Zipline che gestisce la zip-line e l’altalenta gigante, nel territorio di San Mauro Castelverde. Inoltre, nel 2023 con Madonie a passo lento, collabora con altre due realtà economiche locali, ha fondato Pollina Adventure, il nuovo parco avventura che sorgerà a Pollina, presso l’area attrezzata di Serradaino.

Ha conseguito due lauree magistrali in Discipline dell’arte della musica e dello spettacolo e Discipline semiotiche a Bologna ed ha anche condotto diversi studi su storia e cultura siciliana e madonita, rendendosi autore di diverse pubblicazioni: libri, guide, calendari e opuscoli divulgativi. È guida ambientale escursionistica (AIGAE) e guida rafting, oltre che istruttore di nordic walking. Nicolosi ha fatto delle sue passioni il suo lavoro. Del resto, come si è soliti dire, “scegli il lavoro che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”. Negli ultimi anni si è dedicato anche a trekking sull’Himalaya, sulle Ande, sul Kilimangiaro e su Alpi ed Appennini.

Da cosa nasce il suo amore per il turismo naturalistico?

A 29 anni, dopo aver concluso gli studi a Bologna, ho deciso di lasciare la città che mi aveva ospitato nei miei anni da studente per tornare in Sicilia. Non sapevo come fare e cosa fare, ma avevo un sogno da realizzare: valorizzare il territorio partendo dal piccolo borgo siciliano, San Mauro Castelverde. Ho deciso di lanciarmi per raggiungere il mio obiettivo, sebbene all’inizio anche la mia famiglia non credesse in quello che stavo facendo: oggi posso dire di avercela fatta. La mia idea principale era quella di far conoscere San Mauro ma anche le Madonie. Ho iniziato cercando di valorizzare le Gole di Tiberio. Poi da lì, primavere, estati ed autunni alle Gole, Piano Battaglia in inverno. Così ho compreso, davvero, cosa volessi fare ed ho unito le mie forze e la mia passione per
riuscire al meglio. Tanto che, nel corso del tempo, ho realizzato anche diversi altri sogni ed obiettivi: prima la Zipline, poi l’Altalena gigante, la più alta d’Europa.

Quali sono i suoi principali campi di occupazione?

Principalmente, mi occupo di turismo naturalistico, esperenziale (altalena gigante e zipline) e sostenibile. Svolgo attività di trekking con le Gole nel periodo primaverile/estivo ed, in inverno, organizzo ciaspolate sulla neve. Da qualche anno ormai, inoltre, organizzo, di concerto tra Madonie outdoor e la Curia di Cefalù, il cammino dei Santuari Mariani da Gangi a Cefalù a piedi (ed anche viceversa). L’idea è sorta dalla volontà di permettere una visione diversa di Cefalù, un aspetto diverso dal classico turismo di mare.

Può raccontarci del progetto del Parco Avventura?

Il Parco Avventura nascerà a Pollina e sarà costituito da vari percorsi, una parete per arrampicata alta 16 metri (una delle poche in Sicilia). Siamo in fase di completamento dei lavori, anche da parte del Comune. L’idea iniziale è quella di aprire e poi, l’anno prossimo, cominciare ad aggiungere altre attrazioni. Ci saranno percorsi mountain bike, per gli amanti della bici, la possibilità di effettuare escursioni naturalistiche ed attività di turismo esperenziale, come dormire in tende sospese in aria. Poi, chiaramente, a seguire ci saranno anche altre novità.

 

Zip Line parco madonie

 

Quali sono i suoi progetti e obiettivi futuri?

Di sicuro, nell’immediato, il principale obiettivo è quello di avviare il Parco Avventura “Pollina Adventure”. Poi, come ho già detto, mi piacerebbe che le Madonie diventassero una destinazione
per turismo naturalistico, esperenziale e sostenibile, conosciuto non solo a livello locale, ma almeno anche a livello nazionale. Ho intenzione di avviare nuove collaborazioni, nuovi progetti con le guide e nuove società, perché nelle Madonie oggi si può: ci sono, infatti, molte realtà che stanno nascendo. Un nuovo progetto che sto curando con l’Università degli studi di Catania è la guida
del cammino dei Briganti di Sicilia. Si tratta di una collaborazione che vede protagoniste molte università Siciliane. Sarà un’attività che avrà luogo in cinque giorni e quattro notti, che avrà dei risvolti e dei rimandi storici non indifferenti ed, anzi, molto importanti. Il cammino partirà da San Mauro, passando per Gangi, tappa storica fondamentale, basti ricordare l’assedio del 1926, e arriverà a Cesarò sui Nebrodi.

Per concludere, che consigli darebbe ai giovani che vogliono intraprendere una carriera come la sua?

Il consiglio che mi sento di dare è di amare, innanzitutto, il proprio territorio, di non scoraggiarsi ed abbattersi mai perché, soprattutto all’inizio, sarà dura. L’inizio sarà una salita ripida, ma è in questo momento che si semina per poi raccogliere. Chi ama, riesce. Le Madonie danno tanto, ma c’è ancora tanto da fare. Bisogna fare una scommessa su sé stessi e sul proprio territorio. Non bisogna smettere di crederci, mai. Occorre essere entusiasta. All’inizio, potrebbe essere dura anche sotto l’aspetto economico, ma poi, come sempre, le soddisfazioni arrivano.

leggi anche
Altalena l’eredità
In tv
L’altalena di San Mauro all’Ereditá