La lettera accorata

Il vescovo Marciante: “Sibillino silenzio social-mediatico sulle elezioni europee”

“Vedo con preoccupazione pastorale la possibile assenza di un processo di coscientizzazione da parte dei media nell’educarci, alla scoperta o ri-scoperta vitale del nostro essere cittadini europei”

Vescovo Cefalù Marciante

Cefalù. Il vescovo Giuseppe Marciante, a poche settimane dall’importante appuntamento con il rinnovo del Parlamento europeo, si dice preoccupato per l’informazione “decaffeinata” che sta accompagnando la campagna elettorale.

“Vedo con preoccupazione ‘pastorale’ – scrive monsignor Marciante – la possibile assenza di un processo di coscientizzazione da parte dei media nell’educarci, in questo preciso momento storico, alla scoperta o ri-scoperta ‘vitale’ del nostro essere cittadini europei”.

Il vescovo di Cefalù punta il dito contro “questo sibillino silenzio social-mediatico”.

Come se “l’opinione pubblica fosse sprovvista di pane e acqua, di nutrimento, di stimoli e riflessioni tese a dare voce a un sapiente e dinamico dibattito. Quello che potrebbe essere capace di aprire e tracciare vie nuove per l’Unione Europea. A partire dalla scelta dei nostri parlamentari a Strasburgo”.

In sintonia col presidente della Repubblica Sergio Mattarella, monsignor Marciante vuole sottolineare come l’Europa oggi abbia un ruolo di “garante della nostra democrazia, di custode del bene comune e della giustizia sociale, su un panorama che da quello europeo si affacci a quello mondiale”.

Oggi, mentre “siamo di fronte a sfide sempre nuove, sempre più globali. Basti pensare a quelle legate ai mutamenti climatici con conseguenze sempre più preoccupanti e devastanti in ogni continente. Per passare a quelle che riguardano le dinamiche demografiche dei nostri Paesi. Non conoscono più da tempo abbondanti primavere con il conseguente e lacerante processo di invecchiamento della popolazione e desertificazione delle aree interne. Per arrivare al dramma delle vicine guerre in Ucraina e in Medio Oriente, che invita il vecchio Continente a farsi inarrestabile promotore di giustizia e di pace”.

Inquietudini che dovrebbero spingerci a volere più Europa quando invece il vescovo legge troppa diffidenza. Anche e soprattutto “la diffidenza di tanti nostri giovani al voto per la scelta dei parlamentari europei. A tal proposito, nella libertà che è propria di ogni uomo e di ogni cittadino, li invito caldamente a riscoprire quella vocazione che appartiene soprattutto a loro: l’essere araldi dei processi storici. Vi esorto a vivere con passione ed entusiasmo ogni progetto legato al futuro di questo pezzo fondamentale di tutta la nostra casa comune, che è l’Europa”.

Perché proprio i giovani, europei per nascita data l’abitudine a scambi, viaggi, all’uso di più lingue, possono e devono essere portatori di quel “progetto di speranza” di cui parlava il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

leggi anche
Elezioni europee
Sicilia
Elezioni europee: tutti i candidati nella circoscrizione Isole
Incontro Pd Castelbuono
A castelbuono
Giovani e Futuro: incontro Pd con Lidia Tilotta