I dati e le tabelle

In dodici anni a Cefalù in fumo 1649 ettari di terreno

L'analisi dell'Associazione Fenice Verde che sottolinea l'incongruenza con alcuni numeri catasto incendi e che cerca collaboratori del luogo

Incendi cefalu

Cefalù. L’associazione Fenice Verde ha recentemente pubblicato le tabelle sul catasto incendi sul territorio di Cefalù. Gli incendi tra il 2010 e il 2022 hanno percorso in totale 1649,72 ettari. Il più vasto è quello del 26 settembre 2012, con 1.155 ettari bruciati all’interno del Parco delle Madonie in poco più di 24 ore. L’incendio successivo per estensione invece risale al 19 ottobre dello scorso anno con 58 ettari bruciati.

Il catasto incendi è finalizzato ad individuare le zone percorse da incendi e ad applicare le eventuali sanzioni ai divieti previsti dalla legge 353 del 2000 sugli incendi boschivi, tra questi vi è la proibizione, per dieci anni, sui suoli colpiti da fuoco, della realizzazione di edifici, strutture e infrastrutture destinati ad insediamenti civili e attività produttive. Inoltre  sono vietati per dieci anni, limitatamente ai terreni delle zone boscate percorsi dal fuoco, il pascolo e la caccia.

Fenice Verde è un’associazione di promozione sociale nata nel settembre 2023, ha sede a Palermo, e si pone diversi obiettivi, quali la prevenzione degli incendi boschivi e il ripristino delle aree colpite, l’adattamento al cambiamento climatico, l’educazione ambientale e la divulgazione scientifica. Non essendo un’associazione di volontariato, i membri dell’associazione svolgono anche lavori di recupero ambientale legalmente fatturati.

 

Incendi Cefalù

 

Martina Oddo, vicepresidente e coordinatrice scientifica, parla riguardo l’impegno dell’associazione “Come si può evidenziare dal nostro sito web, abbiamo una rubrica settimanale che si occupa di analizzare i dati del catasto messi a disposizione dai comuni, perché abbiamo notato che non è sempre stata rispettata la legge quadro 353 del 2000. Pubblichiamo questi dati perché vorremmo organizzare delle escursioni, dei seminari formativi, dei campi scuola per la prevenzione e lo spegnimento degli incendi, vogliamo quindi farci conoscere. Abbiamo diversi progetti per cui ci adoperiamo per ottenere fondi come la raccolta di semi che possono essere utilizzati per fare il rimboschimento, che per legge può essere fatto solo con le piante del luogo, ma in Sicilia non ci sono vivaisti che producano abbastanza semi”.

Un’altra rubrica che cura l’associazione, continua Oddo “esplica il nostro impegno sul progetto europeo riguardo la convivenza tra ecosistemi, incendi e cambiamento climatico dal punto di vista politico e psicologico, cioè come accompagnare le popolazioni a adattarsi alle situazioni che cambiano; quindi, oltre che occuparci del territorio siciliano siamo anche in contatto con l’unione europea.”

La fonte dei dati ricevuti da Fenice Verde è il commissariamento dei diversi comuni, in seguito gli addetti ai lavori, come la coordinatrice Oddo, scaricano dal sistema informativo forestale le cartografie ufficiali delle aree percorse da fuoco e costruiscono dei grafici facendo anche la comparazione con gli anni precedenti. Ciò che i membri di Fenice Verde vogliono sottolineare è il rispetto della legge quadro “Invitiamo sempre la popolazione a verificare se tali cartografie ufficiali rispecchiano la realtà e nel caso in cui ci siamo violazioni della norma 353, come la presenza di
nuove costruzioni o di greggi per il pascolo, è giusto segnalarlo alle autorità competenti, quali il sindaco e la guardia forestale”.

 

tabella incendi cegfalu gratteri 2023

 

Quello che hanno evidenziato Oddo e i suoi collaboratori, riguardo la zona di Cefalù, è che comparando i dati ufficiali del database del sistema informativo forestale con il riscontro evidente delle zone, mancano da rendicontare in totale tre incendi, che in realtà sono categorizzati sotto il territorio di Gratteri. Sommando queste aree, si arriva ad un totale di 359,98 ettari andati in fumo
solo nel 2023, tra questi la gran parte è situata all’interno di aree protette.

A tal proposito, l’associazione cerca sempre del personale da reclutare sia per il comitato tecnico, quindi specialisti che siano grado di svolgere analisi territoriali per riportare gli effetti degli incendi sugli ecosistemi, sia chi non ha particolari specializzazioni per poter contribuire alla causa della prevenzione e mitigazione degli incendi, facendo notare alle istituzioni le incongruenze affinché i dati territoriali vengano corretti.

 

tabella incendi 2023

 

I membri di Fenice Verde forniscono ai cittadini gli strumenti per difendere il proprio territorio e per far valere il diritto di avere una zona protetta, i portatori di interesse possono essere soltanto i residenti nei vari comuni, per creare una cittadinanza attiva facendo pressione sui governanti in modo che questi mettano in programma ciò che la popolazione richiede.