Pollina

L’incredibile storia del Finale: dopo la penalizzazione ora sogna la prima categoria

Dal -8 del giudice sportivo alla possibile promozione, la piazza è in fibrillazione: intervista al presidente Giuseppe Gatta in vista dello spareggio contro la Belsitana

Asd finale

Ultimo mese post-campionato da montagne russe per la squadra e la dirigenza della ASD Finale, ma più in generale per tutti gli appassionati sostenitori biancoblu. La società – che oggi milita nel campionato di 2° categoria – ha appena compiuto un’impressionante cavalcata all’interno del girone B, vinto dal Ribera che ha conquistato la promozione diretta.

Con le griglie playoff ormai confermate dal secondo al quinto posto (e addirittura un mese dopo il termine della regular season), viene però fuori un’irregolarità che vedrà protagonista – suo malgrado – Gaetano Allo del Finale, convocato in distinta in svariati incontri di campionato (12) pur non essendo regolarmente tesserato.

Il regolamento al proposito è chiaro, e la sentenza comminata dal giudice sportivo ha avuto un impatto pesante sui giocatori a livello mentale: 8 punti di penalizzazione e partita persa a tavolino alla 16° giornata, disputata il 18 febbraio (3-0) contro l’ultima in classifica, la Bompensiere Family, poi retrocessa nello spareggio salvezza contro il Campofranco.

“Con il comunicato n. 451 del 14 maggio 2024 della LND Sicilia è stata resa nota la decisione in merito del Tribunale Federale Territoriale che, accogliendo la richiesta di patteggiamento ai sensi dell’art.127 C.G.S. avanzata dall’Asd Club Finale nonché da tutti i soggetti deferiti per la vicenda e depositata in accordo con le parti dal rappresentante della Procura Federale, ha disposto l’applicazione di 8 punti di penalizzazione nei confronti della società di Finale di Pollina”.

Per effetto della sentenza, ora la griglia dei playoff è completamente da rifare: il Club Finale perde una posizione, passando da 42 a 34 punti; la Belsitana effettua il sorpasso a quota 40.

Modificati inevitabilmente gli accoppiamenti delle semifinali dello scorso 19 maggio: la Belsitana ha affrontato la quinta classificata Atletico Villalba vincendo 1-0 (rete di Agnello), mentre il Finale ha già compiuto in parte il proprio riscatto sul campo, recuperando dalla batosta della penalizzazione e sconfiggendo il Prizzi per due reti a una, con doppietta decisiva del capocannoniere Cotugno (ora a quota 18 centri).

 

Asd finale

 

Ora che la squadra di Montemaggiore Belsito ha, di fatto, spodestato il Finale dalla propria posizione di vantaggio, la formazione giallorossa guidata da mister Panzarella potrà disputare la finale di domenica 26 maggio (alle 16) in casa propria, al comunale “Kennedy”. In più, i padroni di casa potranno permettersi il lusso di pareggiare al termine degli eventuali tempi supplementari, godendo della migliore classifica.

A pochi giorni dalla finalissima dei playoff, e con in ballo un ticket per la promozione diretta in prima categoria, abbiamo chiesto al giovane presidente della ASD Finale, Giuseppe Gatta (34 anni) le sensazioni sulla stagione vissuta fino a qui, sul pesante -8 assegnato alla squadra, e sull’atto conclusivo di una stagione che, nel bene e nel male, è stata indimenticabile.

Presidente Gatta, mancano 90′ al termine di questa incredibile stagione. La piazza attende con ansia il verdetto della finale. La sua è una squadra giovane, fondata nel 2019, e con le poche risorse a disposizione ha saputo formare un mix vincente di giovani ed esperti. Che voto assegna, da 1 a 10, a tutti i suoi tesserati e collaboratori?

“Assolutamente il voto per tutti è 10, il voto per me è 2. Perché purtroppo ho commesso un errore, dettato dalla disattenzione, in quanto sono io ad occuparmi dei tesseramenti e delle distinte, e tutti ne abbiamo pagato le conseguenze anche se alla fine i ragazzi ce l’hanno fatta lo stesso. Spero, dopo il grosso errore che ho fatto, che possano rimediare, io sono orgoglioso di loro e mi auguro che non proveremo rammarico al triplice fischio dell’ultima partita”.

 

Asd finale

 

A posteriori, può dirci cosa ne pensa della sentenza comminata ai vostri danni dal giudice sportivo? Quello che ha lasciato a desiderare per molti è stata la tempistica della comunicazione: un mese dopo la fine del campionato…

“La fortuna nostra è che i ragazzi prima della partita si sono rimessi in carreggiata riprendendo gli allenamenti, perché all’inizio avevamo davvero mollato. Basterebbe una regola chiara e fissa per tutti, con applicazione immediata, perché le tempistiche di oggi sono assurde. Personalmente, l’ho vissuta malissimo questa situazione”.

Diamo adesso uno sguardo al vostro prossimo avversario: la Belsitana. L’ultimo confronto l’avete vinto voi per 4-1 lo scorso 28 gennaio in casa. Siete ancora i favoriti, oppure il fattore campo e i due risultati su tre pongono gli avversari in vantaggio? Quanto sarà diversa stavolta?

“Nonostante tutto abbiamo fatto un grandissimo campionato e siamo arrivati terzi, senza la penalizzazione avremmo ottenuto la finale a tavolino, visto il margine di punti accumulato sulla quinta. Sarà assolutamente diversa: fuori casa noi soffriamo molto quest’anno, perché avendo il campo in erba adottiamo un altro stile di gioco. Loro giocano in un campo piccolo e in terra e saranno più abituati di noi. Anche loro, come noi, in casa sono un rullo compressore. Al San Giuliano (lo stadio di Finale, ndr), forse, lo saremmo stati, ma in questo caso non direi che partiamo con i favori del pronostico, anche se per me le squadre si equivalgono. Nelle finali conta molto di più la testa delle gambe”.

Anche l’anno scorso siete approdati ai playoff, ma in quell’occasione il sogno è svanito. Dal pubblico, tuttavia, avete sempre avuto una grande risposta, e anche quest’anno è stato così. C’è fermento in piazza? Quando incontrate i tifosi qual è l’atmosfera che si respira?

“L’atmosfera è bellissima, siamo un piccolo paese e stiamo vivendo la settimana più bella di tutte, quella di avvicinamento alla finale playoff che ci porta anche parecchia tensione. Noi siamo un tutt’uno con la nostra gente. I tifosi li incontriamo dappertutto quando giriamo per strada: ci danno speranza, chiedono le ultime novità sulla squadra e ci fanno sentire tutto il loro calore. Poi, in tribuna, vengono a tifare molti dei parenti dei nostri calciatori, il che dà loro una spinta in più. In tre anni abbiamo costruito qualcosa di straordinario, con la stragrande maggioranza di ragazzi locali e pochissimi elementi provenienti da fuori: Cefalù, Pettineo, Tusa… ”.

L’appuntamento per tutti i tifosi di Finale di Pollina con la storia è domenica 26 maggio, ore 16 allo stadio comunale “Kennedy” di Montemaggiore. Per la squadra biancoblu, allenata da Salvo Martorana, l’obbligo è quello di puntare unicamente alla vittoria. Sarà una sfida incandescente, con i due migliori bomber del campionato a confronto (Cotugno contro Agnello) e un fattore, quello mentale, che non sarà affatto da trascurare.

Più informazioni