La Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta sul gravissimo infortunio sul lavoro accaduto nel pomeriggio di lunedì 6 maggio a Casteldaccia che è costato la vita a cinque operai, mentre un altro è in condizioni critiche. Un ultimo è riuscito a salvarsi: è lui che è ha dato l’allarme. L’ufficio giudiziario guidato dal procuratore Ambrogio Cartosio farà gli accertamenti necessari per capire cosa sia successo e accertare eventuali responsabilità.
Secondo una prima ricostruzione, i lavoratori – dipendenti in parte di una ditta privata, Quadrifoglio group di Partinico, e in parte dell’Amap – sarebbero entrati in una vasca che si trova in via Nazionale da cui sono usciti però solo con l’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco.
Cosa sia accaduto in quella vasca al momento è tutto da chiarire. Una delle ipotesi più probabili è che gli operai abbiano respirato un gas o qualche sostanza tossica, che non ha lasciato loro scampo. Sono numerosi gli interrogativi ai quali dovranno rispondere le indagini, anche – per esempio – se i lavoratori fossero dotati dei dispositivi di sicurezza adeguati all’intervento da eseguire.
Sembra anche che si sia trattato di un incidente a “catena”: dopo il malore del primo operaio, un secondo tecnico si sarebbe calato per recuperare il compagno, ma a sua volta si sarebbe sentito male. Così via, fino al sesto intossicato.