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Forza Italia primo partito in Sicilia, ma è l’ora dei veleni

Clamorosamente fuori dall’Europarlamento Caterina Chinnici, capolista azzurra

Forza Italia bandiere

Tratto dall’articolo di a Lorenzo De Cicco su La Repubblica


Forza Italia
in Sicilia vola al 23%, primo partito, davanti a Fratelli d’Italia. E il dato pesa, sulla bilancia nazionale. Anche perché, per dire, a Roma, la città del vice-premier, gli azzurri arrancano al 5%. Nel Nord Est sono al 7, al Nord Ovest sotto alla media nazionale. Sono soprattutto i consensi del Meridione – l’11% circa in Campania, il 18% in Calabria – a trainare FI.

Però appunto in Sicilia la capolista di Tajani, l’ex dem Caterina Chinnici, è arrivata solo terza, nonostante tanti big, a partire da Giorgio Mulè, si siano spesi pancia a terra. Primo è arrivato Edy Tamajo, fedelissimo del governatore Renato Schifani, che in teoria avrebbe dovuto restare neutrale e semmai sostenere la capolista. Secondo, Marco Falcone.

Risultato: oggi Chinnici è clamorosamente fuori dall’Eurocamera, nonostante l’appoggio di Lombardo. L’unica possibilità, per la figlia del magistrato ucciso dalla mafia, è che rinunci uno tra Tamajo e Falcone, magari con una promozione nel partito. Complicato.

Nelle chat azzurre è già l’ora dei veleni: “Schifani ha remato contro. Con l’aiuto di Cuffaro”. Pur di favorire Chinnici, Tajani non si era candidato nelle Isole. Negli altri 4 collegi, ha raccolto oltre 400mila preferenze. Un discreto bottino.

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