Brutto gesto

Cartelli con poesie anti-omofobia vandalizzati a Cefalù

Affissi dal comune in occasione della giornata contro l’omofobia e le discriminazioni

Cartelli omofobia vandali

Cefalù. Il 28 giugno il Comune di Cefalù, contro l’omofobia e le discriminazioni, ha realizzato delle istallazioni con una selezione letteraria di testi poetici sul tema dell’amore. I cartelli con le poesie sono stati collocati dalla Villa a piazza Garibaldi. Le poesie sono state scelte dalla consigliera comunale Paola Castiglia e da Flaminia La Placa nell’ambito delle iniziative svolte dall’assessore alle politiche sociali, Laura Modaro.

L’anno scorso per le istallazioni erano state scelte delle fotografie altrettanto significative e anche quelle furono vandalizzate.

Qualcuno sostiene che i cartelloni vengono distrutti dal vento, ma in questi giorni d’estate non sono state registrate raffiche di vento molto forti ed inoltre i pannelli sono in forex, un materiale plastico molto resistente, quindi appare improbabile che siano stati danneggiati dal vento e dalle intemperie.

 

Cartelli omofobia vandali

 

Alcuni cittadini indignati, nei commenti al post su Facebook di Paola Castiglia, hanno chiesto di ricorrere all’ausilio delle telecamere per individuare i responsabili.

Il 28 giugno è una data molto significativa per i diritti civili e contro le discriminazioni, infatti ogni anno viene celebrata per ricordare ciò che è accaduto più di cinquant’anni fa nella notte tra il 27 e il 28 giugno del 1969: i Moti di Stonewall.

A quei tempi le persone omosessuali erano perseguitate e proprio in quel periodo stavano nascendo le prime organizzazioni in difesa dei diritti gay, ma ancora esistevano le irruzioni della polizia nei locali frequentati dai gay.

Anche quella notte gli agenti entrarono allo Stonewall Inn, un locale di New York, con l’obbiettivo di arrestare chi non aveva documenti o era vestito con abiti del genere opposto.

Tuttavia, quella volta, molte persone si opposero alla polizia. Le proteste coinvolsero migliaia di persone e si protrassero per altre cinque notti. Di lì a poco nacque il primo grande movimento per i diritti delle persone omosessuali.

 

Cartelli omofobia vandali

 

Da quel momento ogni anno il 28 giugno le persone omosessuali hanno dato vita a delle parate per chiedere il rispetto dei diritti umani fondamentali delle persone omosessuali, bisessuali e transgender. Con il passare del tempo le manifestazioni sono state svolte nelle città un po’ in tutto il mondo e oggi vengono chiamate genericamente “Pride” per includere tutta la comunità LGBT+.

Evidentemente l’iniziativa del comune di Cefalù per sensibilizzare sui diritti e contro le discriminazioni non è stata apprezzata da tutti e questo gesto omofobo la dice lunga su quanto ancora resta da fare in questa direzione