Cefalù. Il 6 agosto è ormai alle porte, e l’evento più atteso dell’anno per i cefaludesi sta per arrivare. Aspettando la ‘Ntinna a Mari, l’associazione culturale è già al lavoro da mesi per far sì che l’edizione 2024 possa svolgersi nel migliore dei modi.
La manifestazione consiste nella capacità di arrivare a prendere la bandiera, raffigurante il Cristo Pantocratore, che nella sua edizione ’24 sarà interamente realizzata a mano dall’artista Patrizia Milazzo, già all’opera da giorni.
Ma farlo non è così semplice come si possa pensare! Per arrivarci, infatti, è necessario camminare su un palo, posto in posizione orizzontale, lungo 16 metri e cosparso di grasso animale (sivu) e sapone molle.
L’impegno per garantire la corretta riuscita dell’evento è di tanti: appartenenti
all’associazione e non che, quotidianamente, si impegnano affinché ogni anno possa essere
migliore del precedente.
In questi giorni, tre ragazzi, Tobia Di Marco, Matteo Di Fatta e Joe Gugliuzza, seguendo
le indicazioni del maestro esperto Giovanni Brocato, sono impegnati nella realizzazione del sivu.
Ma cos’è il sivu? Ce lo racconta Tobia.
Il sivu è ricavato grasso animale. Viene ricavato da diversi animali, tra cui il vitello.
E come viene lavorato?
Il grasso animale viene messo sotto sale e lasciato riposare al sole, in modo da far fuoriuscire il liquido così da poterlo conservare. Quando è pronto, prima togliamo la pelle, poi lo pestiamo con l’olio di semi, formiamo delle palle e le riempiamo di sale all’esterno. Un tempo si usava l’olio ricavato dalla preparazione delle sarde salate. Chiaramente, è necessario averne grandi quantità per poter garantire che sia sufficiente per l’intera gara.
Sul punto, ha commentato anche l’associazione sulla pagina Facebook: “Sivu per il Palo fatto. Grazie a Tobia, Matteo e Joe per il vostro lavoro. Il 6 agosto con questo sivu e con il sapone molle cospargeremo il palo della ‘Ntinna a Mari per renderlo scivoloso, moooooolto scivoloso.”
