Tentando di scappare, sono finiti in trappola. Il sesto disperso, il magnate Mike Linch, è stato ritrovato giovedì mattina a 49 metri di profondità dove è adagiato sul fianco destro il veliero Bayesian lungo 56 metri, affondato lunedì alle 4.10 davanti a Porticello.
Il tycoon è stato trovato dai sub vicino alla cabina armatoriale a poppa. La moglie, sopravvissuta alla sciagura, è arrivata a bordo di un’auto scura sul molo di Porticello per il riconoscimento.
Ora si attende solo il ritrovamento di Hannah Lynch, la figlia 18enne del miliardario Mike, per procedere con gli avvisi di garanzia per disastro colposo.
Le squadre dei sommozzatori continuano a cercare Hannah, mentre all’esterno il robot della guardia costiera perlustra il fondale sabbioso, nell’eventualità che la ragazza sia riuscita a uscire dallo scafo, cercando in acqua la salvezza. Il veicolo controllato da remoto sta anche fotografando e filmando il relitto per le indagini.
Le autopsie
Gli inquirenti stanno valutando se attendere il ritrovamento e il recupero dell’ultima dispersa prima di procedere alla nomina dei medici legali che dovranno eseguire le autopsie. Con il conferimento degli incarichi per gli esami autoptici dovranno anche partire gli avvisi di garanzia, come atto dovuto, in modo da consentire agli indagati di nominare i propri consulenti.
Han cercato di fuggire dal Bayesian
Un tentativo disperato di cercare aria, salvezza. I passeggeri della Bayesan che non sono riusciti a uscire dal veliero prima che si inabissasse, hanno fatto quel che hanno potuto per provare a sfuggire alla cattiva sorte. I sommozzatori li hanno trovati non nelle cabine dove i superstiti hanno indicato che fossero ma in quelle dalla parte opposta. Secondo la guardia costiera i sei rimasti intrappolati nel veliero avrebbero cercato una via di fuga mentre l’acqua entrava dal portellone aperto a poppa. La barca si è inabissata da poppa, poi lentamente si è adagiata sul fianco destro. Emerge dalle testimonianze. E nella zona della prua c’erano le camere dell’equipaggio.
La tutela dei superstiti
I superstiti del naufragio della Bayesian hanno scelto di farsi seguire nella vicenda giudiziaria da una importante compagnia legale inglese. Al momento sembrerebbe che non abbiamo né accettato né vagliato l’opzione di una consulenza legale da parte di esperti italiani. Tra i sopravvissuti al naufragio figura anche Angela Bacares, 57 anni, moglie di Mike Lynch. È lei la responsabile della società Revtom Ltd, proprietaria del Bayesian, gestita dal broker nautico Camper e Nicholsons, che, in una eventuale vicenda giudiziaria sarebbe coinvolto.
“Una barca sicurissima”
Mentre gli inquirenti stanno concludendo gli interrogatori dei 15 superstiti, hanno acquisito da Italian Sea Group, società proprietaria di Perini Navi che nel 2008 varò il veliero oceanico, tutte le informazioni su scafo e albero per certificare che tipo di dispositivi di sicurezza aveva la barca. Giovanni Costantino, fondatore e amministratore delegato di The Italian Sea Group assicura che si tratta di una delle imbarcazioni più sicure al mondo, praticamente inaffondabile e parla di una serie di errori commessi a bordo: “Le persone non dovevano essere nelle cabine, la barca non doveva essere all’ancora. E poi perché l’equipaggio non sapeva della perturbazione in arrivo?”.
Mike Lynch voleva vendere il veliero
Mike Lynch aveva intenzione di vendere il veliero ma ha cambiato idea dopo la sua assoluzione negli Usa a giugno nel processo penale per frode sull’acquisizione della sua multinazionale Autonomy da parte del colosso americano Hp. Ne scrive il sito del Daily Telegraph citando fonti del settore nautico, secondo cui il magnate aveva messo sul mercato il superyacht a marzo di quest’anno per poi cambiare idea solo il mese scorso. L’intenzione era trascorrere l’estate a bordo della barca e poi rivedere la decisione di venderla in autunno. Gli ospiti erano stati invitati a bordo dello yacht per festeggiare la vittoria di Lynch in tribunale,
Una nuova prospettiva di vita
La BBC racconta del desiderio del magnate di una seconda prospettiva di vita. Un auspicio che Lynch aveva rivelato proprio all’emittente britannica, nel corso di una intervista poche settimane prima della tragedia.
Quando Lynch è stato assolto in modo clamoroso da un tribunale statunitense da 15 accuse di frode all’inizio di quest’anno, era anche in linea per un pagamento di 300 milioni di sterline dalla recente vendita della società di sicurezza informatica britannica Darktrace, da lui co-fondata. Le cose stavano migliorando e sembra che il viaggio in yacht fosse inteso come una celebrazione di quel nuovo capitolo. Lynch ha parlato in questa intervista di come la sua ricchezza lo abbia aiutato a superare i procedimenti legali, ma allo stesso modo, è stata anche la sua ricchezza a mettere lui e la sua famiglia sullo yacht di lusso condannato.
