Le ricerche

Barca affondata: si cerca l’ultimo disperso, 5 i corpi recuperati, anche Mike Linch

Manca all’appello solo la figlia del magnate inglese, Hannah Linch

A tre giorni dalla tragedia di Porticello le ricerche si concentrano sulle ultime due persone ufficialmente disperse da lunedì nell’affondamento del Bayesian. Mercoledì quattro corpi erano stati trovati dai sommozzatori dei vigili del fuoco e portati a riva, un altro era stato individuato all’interno della cabina. Quest’ultimo giovedì è stato portato a riva: è il proprietario della super barca a vela, il magnate dell’industria tecnologica inglese Mike Linch. Manca all’appello la figlia, Hannah Linch.

I primi quattro corpi recuperati (oltre a quello del cuoco di bordo già ritrovato martedì) sono quelli del presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e della moglie Anne Elizabeth Judith, dell’avvocato Chris Morvillo e della moglieNeda Nassiri. 

Le salme sono state trasferite al cimitero dei Rotoli, dotato di celle frigorifere. Le autopsie, che saranno disposte nei prossimi giorni dalla procura di Termini Imerese, titolare dell’inchiesta sul naufragio, saranno eseguite all’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo.

 

   Il veliero sul fondo

Alle squadre che operano in condizioni difficilissime si sono aggiunti ieri i sub che avevano preso parte alle ricerche della tragedia della Concordia.

Il veliero britannico è adagiato sulla fiancata di dritta: dopo una prima ispezione esterna, lo scafo non sembra falle e l’albero maestro in alluminio, alto 75 metri, pare integro.

Ad attirare l’attenzione dei sub è stata anche la grande deriva mobile dell’imbarcazione, parzialmente sollevata perché il veliero si trovava in rada. Il pescaggio in assetto di navigazione del cosiddetto corpo morto, che nel caso del Bayesian è di circa dieci metri, mira infatti ad assicurare stabilità all’imbarcazione. Il sollevamento della deriva potrebbe quindi avere in qualche modo favorito il repentino affondamento dello yacht, avvenuto secondo le riprese di alcune telecamere del litorale, nel giro di un minuto.

Un’altra ipotesi su cui si soffermano anche i quotidiani inglesi è quella dei “portelloni lasciati aperti”, indicati come una possibile via d’accesso per una grande massa d’acqua in grado di riempire completamente lo scafo e di farlo affondare in pochi secondi.

 

 Il robot sottomarino

 

Una risposta ai numerosi interrogativi che riguardano ancora questo giallo potrebbe venire anche dalle immagini di un robot sottomarino, il Rov (Remotely Operated Vehicle). Il robot, capace di operare sul fondale marino fino a una quota di 300 metri e un’autonomia tra le 6 e le 7 ore, è dotato di un’avanzata tecnologia che permette di indagare i fondali e di registrare video e immagini dettagliate.

L’obiettivo è di raccogliere elementi utili e puntuali per ricostruire la dinamica dell’incidente a beneficio della Procura di Termini Imerese che sta indagando sul naufragio. Il Procuratore Ambrogio Cartosio continua a mantenere uno stretto riserbo sull’inchiesta: a vigili del fuoco e Guardia Costiera sarebbe stato intimato di non parlare con i giornalisti.

 

  Le indagini

 

La procura di Termini Imerese, secondo quanto riporta LaPresse, ha contattato Italian Sea Group, la società proprietaria di Perini Navi, il gruppo viareggino di cantieri che nel 2008 varò il veliero oceanico Bayesian. A quanto si apprende lo scopo è acquisire tutte le informazioni sul veliero, che aveva subito importanti aggiornamenti nel 2016 e nel 2020.

Martedì sera intanto sera i magistrati hanno interrogato per oltre due ore James Catfield, 51 anni, il comandante del Bayesien, per ricostruire le fasi drammatiche dell’inabissamento e per acquisire dettagli tecnici utili alle indagini. E mercoledì mattina  sono stati ascoltati anche gli altri sopravvissuti, che si trovano all’interno del resort Domina-Zagarella, a Santa Flavia.

Catfield è considerato un comandante esperto, che ha lavorato per tutta la vita a bordo di grandi imbarcazioni e che conosce bene il Mediterraneo. Il fratello di Cutfield, Mark, ha confermato che da circa otto anni il comandante è alla guida di barche di lusso.

 

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