Il punto

Barca affondata: un morto; tra i dispersi il tycoon Mike Lynch, la figlia e il presidente di Morgan Stanley video

È successo tutto in pochi attimi. La vittima recuperata, i superstiti, la piccola Sophie, il racconto dei soccorritori, l’aiuto di Santa Flavia

Generico marzo 2024
La Bayesian e il proprietario, il tycoon Mike Lynch

Riprese alle 6.30 di oggi, martedì, le ricerche dei dispersi (e sembra un termine ottimistico ormai) del veliero Bayesian, affondato lunedì mattina alle 4 al largo di Porticello in seguito a una tromba d’aria che si è abbattuta in quell’area della provincia di Palermo (leggi). La lussuosa barca a vela dall’albero maestro in alluminio più alto del mondo (75 metri) navigava nel mare di Sicilia – ed era passata davanti a Cefalù – con 12 passeggeri e 10 uomini d’equipaggio, per una vacanza premio organizzata dalla società dell’imprenditore inglese Mike Lynch che risulta disperso assieme alla figlia diciottenne Hannah, a Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International con sua moglie, il legale di Lynch, Chris Morvillo e sua moglie Nada Morvillo. Una vittima è stata recuperata, è lo chef di bordo, Ricardo Thomas, nato in Canada ma cittadino di Antigua.

A cercare i sei dispersi ci sono oltre alla Guardia Costiera gli speleo sommozzatori dei vigili del fuoco arrivati lunedì pomeriggio da Sassari, Cagliari e Roma.

Tutti partono da una certezza: se, come si pensa, i dispersi sono dentro il veliero non sarà né facile né veloce recuperali, dal fondale a 49 metri di profondità su cui si è adagiato il relitto.

 

Barca affondata

 

Intanto la procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta e dal Regno Unito sarebbe in arrivo una squadra del Marine Accident Investigation Branch.

Chi è il proprietario del Bayesian

 

Il tycoon Mike Lynch, 59 anni, è co-fondatore della multinazionale dell’informatica Autonomy Corporation e fondatore di Invike Capital.

Detto il “Bill Gates britannico”, Lynch era finito al centro di un caso di frode di alto profilo e in giugno una giuria statunitense lo aveva prosciolto da tutte le accuse relative alla vendita della sua società di software a Hewlett-Packard nel 2011. Membro della Royal Society Lynch è anche fondatore della società di sicurezza informatica Darktrace.

I superstiti

La moglie di Lynch, Angela Bacares, è tra le 15 persone che sono state tratte in salvo dai soccorritori. Ha riportato alcune escoriazioni ma niente di grave, come gli altri superstiti. Tra loro il capitano della barca James Calfield, 51 anni della Nuova Zelanda, Ayla Ronald, 36 anni; Matthew Fletcher, 41 anni; Sasha Murray, 29 anni irlandese, Myin Htun Kyaw, 39 anni del Myanmar, Matthew Griffith 22enne francese; James Emsilie, 35 anni, con la moglie Charlotte Golunski anche lei 35 anni e la figlia Sophie di un anno.

 

 Parla la mamma della bimba salva

 

Tra superstiti dunque anche la piccola Sophie di un anno. La mamma Charlotte Golunski, turista inglese, racconta quei tragici momenti: “Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra”. Mentre parla abbraccia la sua bambina che sta bene, nella stanza di osservazione breve del pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Di Cristina a Palermo.

Charlotte ha riportato una escoriazione al torace per la quale è stato necessario qualche punto di sutura e il marito James Esmilie è stato ricoverato all’ospedale Civico di Palermo con qualche piccola contusione agli arti e al torace, non è grave, ma è sotto shock.

Cosa è successo

 

È successo tutto in pochi minuti. Le raffiche di vento sono spaventose, qualcuno riesce a salire sul ponte, altri si ritrovano in acqua e non sanno spiegare come hanno fatto a salvarsi. L’albero che in serata, con i suoi 75 metri di altezza e le sue luci riflesse sull’acqua immobile, era stato l’attrazione per foto romantiche e selfie, all’improvviso cede alla forza del vento e dell’acqua. Si spezza: il veliero che si inclina su un lato, si rimette in piedi ma poi affonda.

Secondo un noto skipper di Cefalù, Attilio Miccichè, il veliero potrebbe essere  rimasto in assetto da crociera con le cosiddette “spiaggette” posteriori e laterali aperte che, in seguito all’inclinazione dovuta alla tromba d’aria, si sono trasformate in grosse vie d’acqua, attraverso cui la nave ha imbarcato grosse quantità di acqua che l’hanno fatta affondare così rapidamente (qui l’intervista di Cefablu).

I soccorsi

A soccorrere la Bayesian che stava affondando si è subito mossa la Sir Robert Baden Powell, una barca più piccola che si trovava in rada accanto alla Bayesian. Il comandante tedesco Karsten Börner, è andato incontro ai naufraghi riuscendo a salvarne 15. “Ma quando siamo tornati – dice – non c’era più nessuno in acqua”.

“Era in corso una tempesta – ha spiegato ancora scosso – Il vento era forte, fortissimo. All’improvviso ho visto l’albero maestro del veliero piegarsi e poi spezzarsi e cadere in acqua. Tutto in pochissimi istanti”.

“Io e il mio primo ufficiale ci siamo subito catapultati verso quella direzione. Abbiamo salvato 15 persone incluso un bimbo piccolo. Abbiamo comunicato con la Guardia Costiera e le ambulanze per farle intervenire”.

L’aiuto di Santa Flavia

 

La gente di Santa Flavia è accorsa sui luoghi della tragedia per dare una mano. “Il nostro paese – ha spiegato il sindaco, Giuseppe D’Agostino – ha mostrato, ancora una volta, il suo grande cuore. Tutti si sono impegnati, dai pescatori che sono scesi in mare, ai commercianti che hanno offerto generi di prima necessità”.

Conforto e vicinanza necessari per i superstiti sistemati in albergo. “Erano ovviamente distrutti – continua il sindaco -. Non riuscivano nemmeno a parlare”.

 

 

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