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Cefalù, boom di affitti brevi per turisti, e i residenti? Risponde il sindaco

Cefablu avvia un approfondimento sulla carenza di case con affitti lunghi. Si inizia dal parere del sindaco Tumminello

Turisti Cefalù

Cefalù. Un tema che ormai colpisce grandi e piccoli centri, sia livello nazionale che estero, per esempio Barcellona, è la questione legata all’eccesso di turismo che comporta problemi ai residenti, soprattutto (ma non solo) per la carenza di abitazioni in affitto di lunga durata, a vantaggio delle locazioni brevi per i villeggianti.

Anche la città di Cefalù presenta questo tipo di problematica, in quanto, in particolare il centro storico è saturo di B&b, case vacanze e soluzioni ad affitti brevi, mentre si fa fatica a trovare appartamenti con un contratto di locazione più lungo di cui potrebbero usufruire i residenti o i lavoratori impiegati a Cefalù.

Da qui il via ad una reazione a catena: i residenti tendono sempre più a spostarsi nelle zone periferiche della città, fatto che comporta l’utilizzo dei mezzi privati per qualsiasi tipo di spostamento, di conseguenza si vanno a creare ingorghi per le vie del centro.

Per non parlare del fatto che i turisti hanno preso il posto dei residenti, soprattutto nel centro storico che così cambia la propria natura e rischia di diventare solo uno spazio a misura di ospiti e non di cittadini, perdendo il senso di comunità cefaludese.

Cefablu avvia un approfondimento su questo argomento, e comincia dal parere del primo cittadino. Abbiamo chiesto infatti al sindaco Daniele Tumminello cosa pensa di questa evidente trasformazione e se non ritiene di intervenire per invertire la rotta. “Fatico ad immaginare la possibilità di agire giuridicamente sul diritto riguardo l’uso della proprietà privata – risponde -. I proprietari degli immobili sono liberi di scegliere l’uso da destinare a quella soluzione. Può un sindaco, in Italia, imporre dei limiti all’iniziativa privata in termini di locazione? Attualmente no”.

Il primo cittadino però tiene a sottolineare anche le conseguenze positive di questo fenomeno: “Da un lato, l’ampliamento dell’offerta turistica di Cefalù è stata possibile soltanto grazie a queste strutture extralberghiere, che hanno contribuito ad aggiungere numerosi posti letto. Un elemento positivo è sicuramente l’indotto economico che si è creato, dal settore edilizio, in quanto molti immobili sono stati rigenerati da parte dei proprietari che hanno visto in questo tipo di investimento un reddito, ad altri settori che vanno a contornare l’esperienza turistica; quindi, i piccoli commercianti e le imprese che contribuiscono a rendere migliore la vita che il turista svolge in città”.

 

Turisti Cefalù

 

Ci sono anche diversi aspetti negativi continua Tumminello: “Attualmente il mercato immobiliare ha subito un forte rincaro, i prezzi degli immobili sono aumentati ed è diventato molto difficile trovare un contratto di affitto che non sia di breve durata, c’è un importante problema di esigenza abitativa e nel centro storico di Cefalù vi è una difficoltà oggettiva nel trovare immobili in locazione”.

Infine, il sindaco conclude dicendo che non c’è stata una diminuzione della popolazione dei residenti cefaludesi, in quanto il numero si aggira sempre intorno ai 14 mila, ma ne è cambiata la distribuzione all’interno del territorio.

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