Primo agosto

Earth Overshoot day: risorse naturali finite oggi; la crisi siciliana e delle Madonie

È evidente quanto il depauperamento delle risorse sia stato importante quest’anno per la Sicilia

Diga Rosamarina Caccamo (foto Carmelo Nuccio)
Com’è ridotta la diga Rosamarina di Caccamo (foto Carmelo Nuccio)

Il 1° agosto è l’Earth Overshoot day 2024 vale a dire il giorno del sovrasfruttamento della Terra che viene calcolato ogni anno dal Global Footprint Network, organizzazione internazionale per la sostenibilità. È la data in cui il pianeta Terra finisce tutte le risorse prodotte nell’arco di un anno e l’uomo inizia ad essere in debito con la natura. Questo accade perché gli esseri umani consumano in maniera eccessiva e oltrepassano le capacità di rigenerazione e riproduzione delle risorse naturali del pianeta.

La data in cui avviene il Superamento Terrestre viene calcolata sulla base di dati scientifici e il concetto è stato introdotto per la prima volta dallo scienziato Andrew Simms. Il giorno in cui la Terra esaurisce le risorse rinnovabili viene calcolato dividendo la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare annualmente per il consumo richiesto dall’umanità, moltiplicato per 365. Questo significa che in soli 7 mesi abbiamo consumato una quantità di risorse pari a quelle che il pianeta è in grado di produrre in 12 mesi.

L’elemento che incide moltissimo sul dato stimato è il superamento della soglia di immissione di anidride carbonica nell’atmosfera che supera di gran lunga la capacità di riassorbimento del Pianeta.

Ovviamente ogni Stato ha il proprio dato perché le politiche di sfruttamento delle risorse naturali non sono uguali per tutti i Paesi, per l’Italia l’Overshoot Day è stato addirittura il 19 maggio. Secondo l’analisi di Unicusano l’Italia consuma il 500% delle proprie risorse e se tutti si comportassero come gli italiani ci vorrebbero quattro pianeti.

 

Sicilia siccità

 

Purtroppo l’Overshoot day si verifica sempre più in anticipo per esempio lo scorso anno 2023 è caduto il 2 agosto, nel 2022 il 28 luglio. Invece negli anni dal 1987 al 1998 cadeva sempre nel mese di ottobre, negli anni ancora precedenti tra novembre e dicembre. Nel 1971 la data stimata è stata addirittura il 25 dicembre. Questo fa capire quanto male l’umanità sta gestendo le risorse naturali e che abbiamo oltrepassato i limiti che la Terra è in grado di sopportare.

 

  La Sicilia

 

Non esistono dati calcolati a livello regionale, ma è evidente quanto il depauperamento delle risorse sia stato importante quest’anno per la Sicilia. A seguito di un inverno senza piogge già in primavera è emersa la problematica della siccità e in estate la mancanza d’acqua è diventata ancora più grave.

Il comparto agricolo e quello zootecnico hanno sofferto e continuano a soffrire di una crisi senza precedenti. Gli aiuti regionali non appaino sufficienti e ancora oggi e per tutta l’estate si prevede mancanza d’acqua per l’agricoltura e per gli animali da allevamento.

  Le Madonie

Ancora più grave è la situazione nelle Madonie dove la fauna selvatica alloctona di daini e cinghiali sta contribuendo alla distruzione della biodiversità e alla desertificazione dei territori.

Inoltre, gli incendi degli anni passati hanno distrutto enormi quantità di vegetazione e alberi che sono un importante patrimonio di risorse naturali.

Il superamento ecologico può essere sostenibile solo per un periodo di tempo limitato prima che gli ecosistemi inizino a degradarsi e a collassare.

Oggi cominciamo ad assistere alla manifestazione delle conseguenze del deficit ecologico: l’erosione del suolo, la desertificazione, la ridotta produttività dei terreni coltivati, gli incendi boschivi, l’estinzione di alcune specie di animali e vegetali, le ondate di calore, la siccità e altri fenomeni climatici estremi sono ormai all’ordine del giorno.

  Allora che fare?

  

Non tutto è perduto, l’umanità deve trovare soluzioni per un futuro sostenibile. Il Global Footprint Network suggerisce di percorrere la strada che punta su energie rinnovabili, decarbonizzazione ed efficienza energetica. Un altro elemento importante riguarda la riduzione dell’inquinamento causato dai trasporti, sia delle persone che delle merci, cercando di puntare su mete turistiche più vicine e prediligere la filiera corta soprattutto nella scelta dei prodotti alimentari.

Inoltre è importante ridurre lo spreco alimentare e cercare prodotti stagionali che impieghino buone pratiche agricole.

Ovviamente non si può prescindere da una corretta gestione delle risorse idriche. In Sicilia quest’anno c’è una crisi senza precedenti, ma è stato ampiamente documentato quanto la mancanza d’acqua sia in gran parte dovuta ad una mancanza di lungo periodo nella gestione politica delle risorse idriche.

Nel territorio delle Madonie in particolare la mai realizzata diga di Blufi e lo stato di emergenza in cui versa la diga Rosamarina di Caccamo sono l’esempio più eclatante di quanto ancora c’è da fare per cercare di affrontare i cambiamenti già in atto e quelli che ancora si aspettano per il futuro.

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