A obala

Prende forma la Scuola di formazione professionale in Camerun realizzata con la Chiesa di Cefalù

Nella città africana ordinati sacerdoti i seminaristi Wilfried e Gabriel e presentato al nunzio apostolico Bettencourt il progetto

Camerun sacerdoti

Cefalù. Prende forma la Scuola di formazione professionale che sorgerà a Obala in Camerun grazie al supporto sostanziale della Chiesa di Cefalù. Lo annuncia il vescovo Giuseppe Marciante. Proprio in questi giorni, durante un incontro in nunziatura a Yaoundé il progetto per la realizzazione di “Casa Betania” (questo il nome della scuola) è stato presentato dal vicario generale Giuseppe Licciardi, in rappresentanza del vescovo di Cefalù, al nunzio apostolico in Camerun, monsignor Josè Avelino Bettencourt.

Il Centro di formazione, il cui progetto è ideato dall’architetto cefaludese Salvatore Curcio, sarà costituito da due scuole integrate: una per la formazione di operai specializzati nei settori dell’impiantistica, dell’edilizia e dell’agricoltura, e l’altra per la formazione di tecnici qualificati in architettura, ingegneria e fisica tecnica degli impianti.

Casa Betania: come sarà

 

Il Centro sorgerà su un terreno di 22.000 metri quadrati di proprietà della Diocesi di Obala e comprenderà tre aule multimediali equipaggiate con computer e altre tecnologie, otto aule didattiche, una sala conferenze e quattro laboratori specializzati in modellistica, prove di carico per materiali edili, impianti termoidraulici ed elettrici, e agricoltura. Inoltre, la struttura ospiterà una biblioteca, una mensa con cucina e un’area residenziale per gli studenti.

Particolare attenzione sarà dedicata all’uso di materiali naturali e rinnovabili e a tecniche costruttive che combinino metodi tradizionali con soluzioni moderne, garantendo così efficienza energetica, un basso impatto ambientale e promuovendo un ciclo di vita sostenibile per l’intera struttura.

Il nuovo centro permetterà a tanti giovani di non lasciare forzatamente la propria terra, ma di restare in Camerun con le proprie competenze, costruendo un futuro dignitoso nel loro paese d’origine. In questo modo, potranno contribuire allo sviluppo economico e sociale delle loro comunità, trasformando la necessità di emigrare in una scelta, anziché in una necessità dettata dalla mancanza di opportunità.

 

 Aiuterà i giovani camerunensi

 

“L’idea di questo progetto – dichiara infatti monsignor Marciante – nasce da una nuova visione conciliare della missionarietà intesa come sollecitudine reciproca tra le Chiese sparse nel mondo. Siamo andati ad Obala con una missione ben precisa: quella di creare nella Diocesi delle strutture per aiutare i giovani a non andare via dalle loro terre”.

 

 Due nuovi sacerdoti

 

Il percorso è stato avviato 5 anni fa insieme a monsignor Sosthène Léopold Bayemi Matjei con l’accoglienza al Seminario di Cefalù dei seminaristi Gabriel Ewodo Evina Messomo e Wilfried Michel Ebode Atangana che venerdì sono stati ordinati sacerdoti in Camerun circondati dalle proprie famiglie e da una rappresentanza della comunità diocesana di Cefalù.

A presentarli al vescovo di Obala e alla Comunità diocesana, il rettore del Seminario vescovile di Cefalù, don Calogero Cerami, che in questi anni ha seguito il cammino vocazionale e la formazione di questi due giovani. Un’occasione preziosa in cui le due Chiese hanno camminato insieme, arricchendosi reciprocamente sia dal punto di vista pastorale che sociale, in linea con una nuova visione missionaria della Chiesa universale.