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Cefalù, la mareggiata sul nido delle tartarughe fotogallery video

“I nidi tardivi - spiega Francesco Paolo Palazzo, biologo del Wwf - sono a rischio proprio per via delle onde altissime che possono verificarsi a fine stagione”

Mareggiata sul nido delle tartarughe

Cefalù. I responsabili del Wwf che stanno seguendo la nidificazione delle tartarughe marine nella spiaggia di Cefalù (leggi) stanno verificando la situazione dopo le mareggiate di queste ultime ore. “I nidi tardivi – spiega Francesco Paolo Palazzo, biologo dell’associazione ambientalista, che da 11 anni si occupa di nidi di caretta caretta – sono a rischio proprio per via delle onde altissime che possono verificarsi a fine stagione”.

Il Wwf aveva creato un corridoio per proteggere le uova (leggi), ma quando il moto delle onde arriva a livelli così alti non c’è protezione che tenga. “Tutti gli altri nidi, ben 9 in provincia di Palermo si sono già schiusi. Mancavano quello di Cefalù e quello di Torre Pozzuoli”.

 

Mareggiata sul nido delle tartarughe

 

I volontari del Wwf della Sicilia nord occidentale hanno seguito quasi 24 ore su 24 la nidificazione delle tartarughe, sotto la sabbia a poca profondità, dai primi di luglio, occupandosi di proteggerla dapprima con segnalazioni e cartelli poi, a fine agosto, con un corridoio sicuro fino alla battigia con gestione luci, per agevolare le nascite e la corsa delle tartarughine in sicurezza verso il mare.

“Proteggere le uova da onde così alte non è possibile, monitoriamo, non possiamo fare altro”, conclude Palazzo.

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