Metti un violino, Paganini e il cefaludese Samuele Palumbo: nasce un docufilm per la pace

L’enfant prodige dell’Orchestra del Massimo è il protagonista de “Il cannone della pace”

Cefalù. La musica e la pace in un documentario le cui riprese sono state ambientate tra Cefalù e il Teatro Massimo di Palermo, luoghi di straordinaria e suggestiva bellezza storica e culturale. Venerdì 20 settembre andrà, infatti, in onda il docufilm intitolato Il cannone della Pace, dedicato a Nicolò Paganini, il più grande violinista di sempre. Il film è prodotto da Alveare Cinema , con la sceneggiatura di Paolo Bianchini, Luca Bianchini e Paola Rota, e racconta l’incontro tra il musicista e il violino che lui stesso ribattezzò “il mio cannone”.

Protagonisti i riccioli e la bravura dell’enfant prodige Samuele Palumbo, 13 anni, primo violino dell’Orchestra giovanile del Massimo diretta da Michele De Luca.

Il talentuoso e giovanissimo violinista nativo cefaludese, Samuele Palumbo, scrive Federica Brogna su unitedstatesofitaly.it, “è diventato il cuore pulsante del documentario. Le sue esecuzioni delle complesse partiture di Paganini non solo hanno dato vita alla musica, ma hanno anche incarnato lo spirito di pace e speranza che il film vuole trasmettere. Palumbo, insieme alla guida esperta di Bianchini, ha contribuito a creare un’opera che parla al cuore degli spettatori, ricordando loro il potere unificante della musica. Samuele incarna perfettamente la speranza delle nuove generazioni. La sua bravura ed il suo impegno dimostrano che i giovani non sono solo spettatori, ma attori fondamentali nel costruire un mondo più giusto e pieno di speranza.”

Il 21 settembre si celebra la Giornata internazionale della pace, istituita dalle Nazioni Unite, con l’obiettivo di promuovere la pace nel mondo. È questo, del resto, il fine principale del docufilm: utilizzare l’arte e la cultura per richiamare ad un mondo senza conflitti, armi e guerre.