Proseguono da lunedì nel territorio del Parco delle Madonie le operazioni di contenimento degli ungulati selvatici la cui eccessiva proliferazione sta mettendo a rischio il sistema naturale delle Madonie, tra i simboli
di biodiversità mediterranea, con notevoli ripercussioni non solo sugli ecosistemi vegetali e sulle numerose piante rare presenti, ma che sta
anche rappresentando un forte elemento penalizzante per le colture agricole locali.
In esecuzione alle disposizioni di legge, i selecontrollori operano sulla base di un preciso calendario individuato nel Piano di
contenimento recentemente approvato.
I capi selezionati saranno successivamente conferiti presso il centro di raccolta appena inaugurato a Petralia Sottana, o avviati ai carnai ed alle voliere di grifoni a Isnello.
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