Castelbuono

Ypsigrock si ferma? Lettera degli organizzatori scatena solidarietà e domande

Gli organizzatori: “ Ci troviamo di nuovo di fronte a una scelta: lasciarci sopraffare dall’ingiustizia, o reagire dando un chiaro segnale di dissenso”

Catelbuono: Ypsigrock 2024

Castelbuono. Si addensano nubi attorno all’Ypsigrock Festival, fiore all’occhiello delle Madonie e non solo in ambito musicale? Qualcosa di non positivo sta succedendo ma non si capisce di preciso cosa sia. Quello che è certo è che si susseguono prese di posizione, domande e solidarietà dopo una lettera che gli organizzatori della rassegna che si svolge a Castelbuono ogni agosto nel nome della buona musica hanno pubblicato sul loro sito una lettera di denuncia che però non è non proprio chiara.

La Consulta giovanile di Castelbuono per esempio si esprime sottolineando “massima vicinanza e sostegno all’Ypsigrock Festival per quanto tristemente ha evidenziato nel suo comunicato”. Mentre il sito Concerti on line chiede: Ypsigrock cosa succede?

 

Il post di Ypsigrock

Cari Ypsini, ci siamo sempre raccontati un formidabile e mirabile vissuto. Alcuni lo definiscono miracolo, e invece è un fatto tratto da una storia vera, e così già è mille milioni di volte meglio.

Questa storia oggi avrebbe dovuto poeticamente riassumere il turbinio di emozioni che ci hanno travolto, tutti, in quegli insoliti azzurri giorni di agosto. Un mese fa, e la storia oggi avrebbe scoccato la freccia sulle nostre date per il 2025.
Per adesso, invece, la freccia rimarrà riposta nella faretra.

Abbiamo superato sfide che sembravano insormontabili. Abbiamo costruito, tutti, questa storia, addossandoci il pesante fardello della bellezza della costruzione di un microcosmo ideale.

Quel sognato da realizzare, sempre fondato su precisi principi ai quali non possiamo derogare, per non tradire il senso di questa storia, la nostra.

L’amore e l’entusiasmo purtroppo non travolgono tutti. Anzi, come in tutte le storie più classiche e ritrite della nostra terra, sono spunto per il fiorire dei più scaltri del quartiere.

Proprio adesso, dopo il brillare dei terribili momenti post-covid, e prima che questo insidioso andazzo rovini tutto, ci siamo detti: fermiamoci, e chi deve riflettere, rifletta.

Chi deve riflettere, rifletta, con uno sforzo di saggezza. Autorità, stakeholders del territorio e beneficiari di tutto ciò che Ypsi è – quale potrebbe essere il prezzo assurdo da pagare per la nostra terra, per non avere impedito il dilagare della scaltrezza e dell’ingiustizia da cortile?

Ci troviamo di nuovo di fronte a una scelta: lasciarci sopraffare dall’ingiustizia, o reagire dando un chiaro segnale di dissenso. Non possiamo permettere che la scaltrezza rovini ciò che abbiamo costruito con amore e sacrificio.

Ma saremo implacabili nelle nostre decisioni, se lasceranno tornare la nostalgia del passato.

Meritiamo un futuro senza compromessi con i nostri valori.

Ma da soli e isolati non abbiamo quel futuro che meritiamo.

E sappiamo, cari Ypsini, di avere la vostra comprensione, solidarietà e approvazione.

Il nostro futuro è adesso nella loro saggezza.

 

Più informazioni
commenta